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31 E, dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto e lo rivestirono dei suoi abiti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.

La crocifissione di Gesù

32 (A)Mentre uscivano, trovarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù. 33 E giunti a un luogo detto Golgota, che vuol dire «luogo del teschio», 34 gli diedero da bere del vino mescolato con fiele[a]; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.

35 Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti tirando a sorte[b]; 36 e, postisi a sedere, gli facevano la guardia.

37 Al di sopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: «Questo è Gesù, il re dei Giudei».

38 Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.

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Footnotes

  1. Matteo 27:34 Vino mescolato con fiele, bevanda diversa da quella offerta a Gesù la seconda volta (v. 48); TR e M dell’aceto mescolato con fiele.
  2. Matteo 27:35 TR aggiunge affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica».

31 Dopo averlo schernito, gli tolsero il mantello, gli rimisero i suoi abiti e lo portarono via per crocifiggerlo. 32 Mentre si avviavano verso il luogo dellʼesecuzione, sʼimbatterono in un cireneo, un africano, di nome Simone; e lo costrinsero a portare la croce di Gesù. 33 Giunti in un posto chiamato Gòlgota, che significa, «Collina del Teschio», 34 i soldati gli diedero da bere del vino mescolato con fiele. Gesù lo assaggiò, ma poi non volle berlo.

35 Dopo averlo inchiodato sulla croce, i soldati si giocarono a dati i suoi vestiti. 36 Poi si sedettero tutti attorno a fargli la guardia. 37 Sopra la sua testa avevano messo una tabella che diceva: «Questo è Gesù, il re dei Giudei».

38 Quella mattina con Gesù furono crocifissi anche due ladri, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.

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20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo.

La crocifissione di Gesù

21 (A)Costrinsero a portare la croce di lui un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, che passava di là tornando dai campi. 22 E condussero Gesù al luogo detto Golgota, che tradotto vuol dire «luogo del teschio». 23 Gli diedero [da bere] del vino mescolato con mirra, ma non ne prese.

24 Poi lo crocifissero e si divisero[a] le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere. 25 Era l’ora terza[b] quando lo crocifissero.

26 L’iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: «Il re dei Giudei».

27 Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. 28 [E si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato contato fra i malfattori»[c].]

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Footnotes

  1. Marco 15:24 TR e M Poi, dopo averlo crocifisso, si divisero…
  2. Marco 15:25 L’ora terza, ovvero le nove del mattino, cfr. Gv 19:14.
  3. Marco 15:28 +Is 53:12.

20 Quando finalmente furono stanchi del gioco, gli tolsero il mantello rosso e gli rimisero i suoi vestiti. Poi lo portarono via per crocifiggerlo. 21 In quel momento tornava dai campi un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e Rufo. Simone fu costretto a portare la croce di Gesù.

22 Portarono quindi Gesù in un posto chiamato Gòlgota (gòlgota significa teschio). 23 Là gli fu offerto del vino con erbe amare, ma Gesù lo rifiutò. 24 Poi lo inchiodarono alla croce e si giocarono a dadi i suoi vestiti.

25 Erano circa le nove di mattina, quando si procedette alla crocifissione.

26 Sulla croce, sopra la sua testa, fu fissata una scritta che indicava i suoi crimini. Diceva: «Il re dei Giudei».

27 Quella mattina furono crocifissi anche due ladroni, le loro croci erano una alla destra e lʼaltra alla sinistra di quella di Gesù. 28 Si adempiva così la profezia che diceva: «Egli fu contato fra i malviventi».

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16 Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

La crocifissione di Gesù

17 (A)Presero dunque Gesù [e lo portarono via]; e, portando egli stesso la croce[a], si avviò verso il luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, 18 dove lo crocifissero assieme ad altri due, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo.

19 Pilato fece pure un’iscrizione e la pose sulla croce. V’era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». 20 Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l’iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. 21 Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: «Non scrivere: “Il re dei Giudei”; ma che egli ha detto: “Io sono il re dei Giudei”». 22 Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto».

23 I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e anche la tunica. La tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. 24 Dissero dunque tra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempisse la Scrittura {che dice}:

«Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica»[b]. Questo fecero dunque i soldati.

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Footnotes

  1. Giovanni 19:17 TR e M ed egli, portando la sua croce…
  2. Giovanni 19:24 +Sl 22:18.

16 Allora Pilato consegnò loro Gesù, perché fosse crocifisso.

La crocifissione

17 Finalmente erano riusciti nel loro intento! Presero Gesù e lo portarono subito fuori città, ed egli salì fino al luogo detto «il Teschio», in ebraico «Gòlgota», portando sulle spalle la sua croce. 18 Là fu crocifisso insieme con altri due, uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra. 19 Pilato fece mettere sulla croce una scritta che diceva: «Gesù di Nazaret, re dei Giudei». 20 Molti Giudei lessero questa scritta poiché il posto dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città, e la iscrizione fu fatta in ebraico, in latino e in greco.

21 Allora i capi sacerdoti dissero a Pilato: «Cambia la scritta. Anziché “Il re dei Giudei”, fai scrivere “Ha detto di essere il re dei Giudei”!» 22 Ma Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto. Resta così comʼè».

23-24 Quando i soldati ebbero crocifisso Gesù, divisero i suoi abiti in quattro parti, una per ciascuno. Poi presero anche la tunica, ma siccome era senza cuciture, tessuta tutta dʼun pezzo dissero: «Non dividiamola, giochiamocela a dadi!» Così si avverava la Scrittura che diceva: «Divisero fra loro i miei vestiti e tirarono a sorte la mia tunica». E così fecero.

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13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»[a]),

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Footnotes

  1. Galati 3:13 +De 21:23.

13 Quindi, noi, non potendo ubbidire al cento per cento, eravamo sotto la maledizione della legge. Ma Cristo ci ha liberati, prendendo su di sé questa maledizione. Infatti, nelle Scritture leggiamo: «Sia maledetto chiunque è appeso al legno» (Gesù fu appeso ad una croce di legno).

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