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18 Il Signore disse a Mosè: «Prendi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo Spirito; imporrai la tua mano su di lui; 19 lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza 20 e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d’Israele gli obbedisca. 21 Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleazar, che consulterà per lui il giudizio dell’urim[a] davanti al Signore; egli e tutti i figli d’Israele con lui e tutta la comunità usciranno all’ordine di Eleazar ed entreranno all’ordine suo».

22 Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la comunità; 23 impose su di lui le sue mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.

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Footnotes

  1. Numeri 27:21 Urim, vd. Es 28:30.

Giosuè, figlio di Nun, fu pieno dello Spirito di sapienza, perché Mosè aveva imposto le mani sul suo capo; e i figli d’Israele gli ubbidirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mosè.

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Noi abbiamo peccato, ci siamo comportati iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni. Non abbiamo dato ascolto ai profeti, tuoi servi, che hanno parlato in nome tuo ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. A te, o Signore, la giustizia; a noi la confusione della faccia in questo giorno, agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove li hai dispersi per le infedeltà che hanno commesse contro di te. O Signore, a noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri prìncipi e ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te. Al Signore, che è il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui 10 e non abbiamo ascoltato la voce del Signore, del nostro Dio, per camminare secondo le sue leggi che egli ci aveva date mediante i profeti, suoi servi. 11 Sì, tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce. Così su di noi si sono riversate le maledizioni e le imprecazioni che sono scritte nella legge di Mosè, servo di Dio, perché noi abbiamo peccato contro di lui. 12 Egli ha messo in pratica le parole che aveva pronunciate contro di noi e contro i nostri governanti, facendo venire su di noi un male così grande, che sotto il cielo non è mai accaduto nulla di simile a quello che è stato fatto a Gerusalemme. 13 Come sta scritto nella legge di Mosè, questo disastro ci è piombato addosso; tuttavia, non abbiamo implorato il favore del Signore, del nostro Dio. Non ci siamo ritirati dalla nostra iniquità e non siamo stati attenti alla sua verità. 14 Il Signore ha vigilato su questa calamità e ce l’ha fatta venire addosso; perché il Signore, il nostro Dio, è giusto in tutto quello che ha fatto, ma noi non abbiamo ubbidito alla sua voce.

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Cantico di Mosè

32 (A)«Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò; e ascolti la terra le parole della mia bocca.

Si spanda il mio insegnamento come la pioggia, stilli la mia parola come la rugiada, come la pioggerella sopra la verdura e come un acquazzone sopra l’erba,

poiché io proclamerò il nome del Signore. Magnificate il nostro Dio!

Egli è la rocca, l’opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto.

Hanno agito perversamente contro di lui; non sono suoi figli, questi corrotti, razza storta e perversa.

È questa la ricompensa che date al Signore, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è lui il padre che ti ha acquistato? Non è lui che ti ha fatto e stabilito?

(B)«Ricòrdati dei giorni antichi, considera gli anni delle età passate, interroga tuo padre ed egli te lo farà conoscere, i tuoi vecchi ed essi te lo diranno.

Quando l’Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini, egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d’Israele.

Poiché la parte del Signore è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità.

10 Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena di urli e di desolazione. Egli lo circondò, se ne prese cura[a], lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.

11 Come un’aquila che desta la sua nidiata, volteggia sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne.

12 Il Signore solo lo ha condotto e nessun dio straniero era con lui.

13 Egli lo ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra e Israele ha mangiato il prodotto dei campi; gli ha fatto succhiare il miele che esce dalla rupe, l’olio che esce dalle rocce più dure,

14 la crema delle vacche e il latte delle pecore. Lo ha nutrito con il grasso degli agnelli, dei montoni di Basan e dei capri, con la farina del fior fiore del grano. Tu hai bevuto il vino generoso, il sangue dell’uva.

15 Iesurun[b] si è fatto grasso e ha recalcitrato, si è fatto grasso, grosso e pingue, ha abbandonato il Dio che lo ha fatto e ha disprezzato la Rocca della sua salvezza.

16 Essi lo hanno fatto ingelosire con divinità straniere, lo hanno irritato con pratiche abominevoli.

17 Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto, dèi nuovi, apparsi di recente, che i vostri padri non avevano temuto.

18 Hai abbandonato la Rocca che ti diede la vita, e hai dimenticato il Dio che ti mise al mondo.

19 Il Signore lo ha visto, e ha rinnegato i suoi figli e le sue figlie che l’avevano irritato;

20 e ha detto: “Io nasconderò loro il mio volto e starò a vedere quale sarà la loro fine; poiché sono una razza perversa, sono figli infedeli.

21 Essi mi hanno fatto ingelosire con ciò che non è Dio, mi hanno irritato con i loro idoli vani; e io li renderò gelosi con gente che non è un popolo, li irriterò con una nazione stolta[c].

22 Infatti il fuoco della mia ira si è acceso e divamperà fino in fondo al soggiorno dei morti; divorerà la terra e i suoi prodotti e infiammerà le fondamenta delle montagne.

23 Io accumulerò disgrazie su di loro, esaurirò contro di loro tutte le mie frecce.

24 Essi saranno consumati dalla fame, divorati dalla febbre e da malattie mortali; manderò contro di loro le zanne delle belve e il veleno dei serpenti che strisciano nella polvere.

25 Di fuori la spada e di dentro il terrore spargeranno il lutto, mietendo giovani e fanciulle, lattanti e uomini canuti.

26 Io direi: ‘Li spazzerò via d’un soffio, farò sparire la loro memoria dal genere umano’,

27 se non temessi gli insulti del nemico e che i loro avversari, illudendosi, fossero indotti a dire: ‘È stata la nostra potente mano che ha fatto tutto questo, e non il Signore’”.

28 Poiché è una nazione che ha perduto il senno e non c’è intelligenza in loro.

29 Se fossero savi, lo capirebbero e considererebbero la fine che li aspetta.

30 Come potrebbe uno solo inseguirne mille, e due metterne in fuga diecimila, se la loro Rocca non li avesse venduti, se il Signore non li avesse dati in mano al nemico?

31 Poiché la loro rocca non è come la nostra Rocca; i nostri stessi nemici ne sono giudici;

32 ma la loro vigna viene dalla vigna di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; le loro uve sono uve avvelenate, i loro grappoli, amari;

33 il loro vino è tossico di serpenti, un crudele veleno di vipere.

34 (C)«“Tutto questo non è forse riposto presso di me, sigillato nei miei tesori?

35 A me la vendetta e la retribuzione[d], quando il loro piede vacillerà! Poiché il giorno della sventura è vicino e ciò che li aspetta non tarderà”.

36 Sì, il Signore giudicherà il suo popolo[e], ma avrà pietà dei suoi servi quando vedrà che la forza è sparita e che non rimane più tra di loro né schiavo né libero[f].

37 Allora egli dirà: “Dove sono i loro dèi, la rocca nella quale confidavano,

38 gli dèi che mangiavano il grasso dei loro sacrifici e bevevano il vino delle loro libazioni? Si alzino loro a soccorrervi, a coprirvi con la loro protezione!

39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano.

40 Sì, io alzo la mia mano al cielo e dico: ‘Com’è vero che io vivo in eterno,

41 quando affilerò la mia spada folgorante e la mia mano si leverà a giudicare, farò vendetta dei miei nemici e darò ciò che si meritano a quelli che mi odiano.

42 Inebrierò di sangue le mie frecce, del sangue degli uccisi e dei prigionieri; la mia spada divorerà la carne, le teste dei condottieri nemici’”.

43 Nazioni, cantate le lodi del suo popolo![g] Poiché il Signore vendica il sangue dei suoi servi[h], fa ricadere la sua vendetta sopra i suoi avversari, ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo».

44 (D)E Mosè venne con Giosuè[i], figlio di Nun, e pronunciò in presenza del popolo tutte le parole di questo cantico.

45 E quando Mosè ebbe finito di pronunciare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46 «Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronuncio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 47 Poiché questa non è una parola senza valore per voi: anzi, è la vostra vita; per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese del quale andate a prendere possesso, passando il Giordano».

Mosè riceve l’ordine di salire sul monte Nebo

48 (E)In quello stesso giorno il Signore parlò a Mosè e disse: 49 «Sali su questo monte di Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e guarda il paese di Canaan, che io do in possesso ai figli d’Israele. 50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d’Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d’Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d’Israele, non entrerai».

Footnotes

  1. Deuteronomio 32:10 Se ne prese cura, altri traducono: lo istruì.
  2. Deuteronomio 32:15 Iesurun, nome poetico d’Israele; potrebbe essere una variante dello stesso Israele oppure è un diminutivo di Iashar, che significa giusto, retto.
  3. Deuteronomio 32:21 +Ro 10:19.
  4. Deuteronomio 32:35 +Ro 12:19; +Eb 10:30.
  5. Deuteronomio 32:36 +Eb 10:30.
  6. Deuteronomio 32:36 Né schiavo né libero, lett. né rinchiuso, né abbandonato. Cfr. 1 R 14:10.
  7. Deuteronomio 32:43 +Ro 15:10.
  8. Deuteronomio 32:43 + Ap 19:2.
  9. Deuteronomio 32:44 Giosuè, ebr. Hoshea‘.

25 E ora, ecco, io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il regno [di Dio] non vedrete più la mia faccia. 26 Perciò io vi dichiaro quest’oggi di essere puro del sangue di tutti; 27 perché non mi sono tirato indietro dall’annunciarvi tutto il consiglio di Dio. 28 Badate [dunque] a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi[a], per pascere la chiesa di Dio[b], che egli ha acquistata con il proprio sangue. 29 Io so [infatti] che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; 30 e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. 31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime.

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Footnotes

  1. Atti 20:28 Vescovi, dal gr. epìscopoi, lett. sorveglianti.
  2. Atti 20:28 M chiesa del Signore e di Dio.

Importanza della parola profetica

12 (A)Perciò avrò cura di ricordarvi[a] continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. 13 E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovele. 14 So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. 15 Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose.

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Footnotes

  1. 2 Pietro 1:12 TR e M Perciò non trascurerò di ricordarvi…