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E' salito contro di te un devastatore. Custodisci bene la fortezza, sorveglia la strada, fortifica i tuoi lombi, raccogli tutta la tua forza.

Poiché l'Eterno ristabilirà la gloria di Giacobbe e la gloria d'Israele, perché i predoni li hanno depredati e hanno distrutto i loro tralci.

Lo scudo dei suoi prodi è tinto di rosso, i suoi uomini valorosi sono vestiti di scarlatto, nel giorno che egli prepara il ferro dei carri scintillerà come fuoco e si brandiranno le lance di cipresso.

I carri si slanceranno furiosamente per le strade, si scorrazzeranno per le piazze; avranno l'aspetto di fiaccole, guizzeranno come folgori.

Egli si ricorderà dei suoi uomini forti, ma essi inciamperanno nella loro marcia, si precipiteranno verso le mura e la difesa sarà preparata.

Le porte dei fiumi saranno aperte e il palazzo crollerà.

Colei che stava ferma sarà spogliata e portata via; le sue serve gemeranno come con voce di colombe, percuotendosi il petto.

Anche se Ninive dei tempi passati era come un serbatoio d'acqua, ora fuggono. «Fermatevi, fermatevi!», gridano, ma nessuno si volta.

Depredate l'argento, depredate l'oro! Ci sono tesori senza fine, ricchezze di ogni oggetto prezioso.

10 Essa è desolata, vuota e devastata, il cuore viene meno, le ginocchia vacillano, c'è gran dolore in tutti i lombi, e tutti i loro volti impallidiscono.

11 Dov'è il covo dei leoni, il luogo dove si nutrivano i leoncelli, dove si aggiravano il leone, la leonessa e i leoncini, senza che alcuno li spaventasse?

12 Il leone sbranava per i suoi piccoli, strangolava per le sue leonesse e riempiva le sue tane di preda e i suoi covi di rapina.

13 «Ecco, io sono contro di te», dice l'Eterno degli eserciti, «io brucerò e ridurrò in fumo i tuoi carri e la spada divorerà i tuoi leoncelli; farò scomparire la tua rapina dalla terra e non si udrà piú la voce dei tuoi messaggeri».