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25 Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore nel credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! 26 Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano.

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25 Allora Gesù esclamò: «Uomini corti di cervello! Vi riesce così difficile credere a tutto ciò che i profeti hanno detto nelle Scritture? 26 Non fu predetto chiaramente dai profeti che il Messia avrebbe sofferto tutte queste cose, prima che iniziasse il tempo della sua gloria?» 27 Poi Gesù, cominciando dalla Genesi e proseguendo attraverso le Scritture, spiegò loro il significato di tutto ciò che era stato scritto sul suo conto.

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Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente[a], ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome[b] che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre[c].

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Footnotes

  1. Filippesi 2:6 Non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, lett. non ritenne rapina l’essere uguale a Dio.
  2. Filippesi 2:9 TR e M un nome.
  3. Filippesi 2:11 Cfr. Is 45:23.

Il vostro comportamento deve essere quello che ci ha insegnato Gesù Cristo che, benché fosse Dio, non si fece forte dei suoi diritti divini, ma mise da parte la sua straordinaria potenza e la sua gloria, assumendo lʼaspetto di un servo e diventando simile agli uomini, tanto da sembrare tale e quale a loro. Egli si abbassò talmente, da ubbidire fino al punto di morire sulla croce come un criminale.

Per questo Dio lo ha innalzato fino al cielo e gli ha dato un nome che è al di sopra di tutti gli altri, 10 perché nel nome di Gesù ognuno, sia in cielo sia sulla terra che sotto la terra, pieghi le ginocchia, 11 ed ogni lingua dichiari che Gesù Cristo è il Signore, per la gloria di Dio Padre.

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Le sofferenze e la gloria del Salvatore

22 (A)Al direttore del coro. Su «Cerva dell’aurora[a]».

Salmo di Davide.

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato[b]?

Te ne stai lontano, senza soccorrermi,

senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,

e anche di notte, senza interruzione.

Eppure tu sei il Santo,

siedi circondato dalle lodi d’Israele.

I nostri padri confidarono in te;

confidarono e tu li liberasti.

Gridarono a te, e furono salvati;

confidarono in te, e non furono delusi.

Ma io sono un verme e non un uomo,

l’infamia degli uomini e il disprezzato dal popolo.

Chiunque mi vede si fa beffe di me;

allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:

«Egli si affida al Signore; lo liberi dunque;

lo salvi, poiché lo gradisce[c]

Sì, tu m’hai tratto dal grembo materno;

m’hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre.

10 A te fui affidato fin dalla mia nascita,

tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.

11 Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina

e non c’è alcuno che mi aiuti.

12 Grossi tori m’hanno circondato;

potenti tori di Basan m’hanno attorniato;

13 aprono la loro gola contro di me,

come un leone rapace e ruggente.

14 Io sono come acqua che si sparge[d]

e tutte le mie ossa sono slogate;

il mio cuore è come la cera,

si scioglie in mezzo alle mie viscere.

15 Il mio vigore s’inaridisce come terra cotta

e la lingua mi si attacca al palato;

tu m’hai posto nella polvere della morte.

16 Poiché cani mi hanno circondato;

una folla di malfattori m’ha attorniato;

m’hanno forato le mani e i piedi.

17 Posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano e mi osservano:

18 spartiscono fra loro le mie vesti

e tirano a sorte la mia tunica[e].

19 Ma tu, Signore, non allontanarti,

tu che sei la mia forza, affrèttati a soccorrermi.

20 Libera la mia vita dalla spada

e salva l’unica vita mia dall’assalto del cane;

21 salvami dalla gola del leone.

Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali.

22 (B)Io annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,

ti loderò in mezzo all’assemblea[f].

23 O voi che temete il Signore, lodatelo!

Voi tutti, discendenti di Giacobbe, glorificatelo,

temetelo voi tutti, stirpe d’Israele!

24 Poiché non ha disprezzato né sdegnato l’afflizione del sofferente,

non gli ha nascosto il suo volto;

ma quando quello ha gridato a lui, egli l’ha esaudito.

25 Tu sei l’argomento della mia lode nella grande assemblea;

io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono.

26 Gli umili mangeranno e saranno saziati;

quelli che cercano il Signore lo loderanno;

il loro cuore vivrà in eterno.

27 Tutte le estremità della terra si ricorderanno del Signore

e si convertiranno a lui;

tutte le famiglie delle nazioni adoreranno in tua presenza.

28 Poiché al Signore appartiene il regno,

egli domina sulle nazioni.

29 Tutti i potenti della terra mangeranno e adoreranno;

tutti quelli che scendono nella polvere

e non possono mantenersi in vita s’inchineranno davanti a lui.

30 La discendenza lo servirà;

si parlerà del Signore alla generazione futura.

31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia,

e al popolo che nascerà diranno come egli ha agito.

Footnotes

  1. Salmi 22:1 Cerva dell’aurora, probabilmente, un’aria sulla quale il Salmo andava cantato.
  2. Salmi 22:1 +Mt 27:46; +Mr 15:34.
  3. Salmi 22:8 +Mt 27:43.
  4. Salmi 22:14 Io sono come acqua che si sparge, cioè le mie forze mi abbandonano.
  5. Salmi 22:18 +Mt 27:35; +Gv 19:24.
  6. Salmi 22:22 +Eb 2:12.
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La Passione, 26–27
La congiura contro Gesù

26 (A)Quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso».

Allora i capi dei sacerdoti [, gli scribi] e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caiafa, e deliberarono di prendere Gesù con inganno e di farlo morire. Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non accada qualche tumulto nel popolo».

Maria di Betania unge il capo a Gesù

(B)Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. Veduto ciò, i [suoi] discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? Questo[a], infatti, si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».

Giuda decide di tradire Gesù

14 (C)Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti 15 e disse: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento. 16 Da quell’ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.

L’ultima Pasqua

17 (D)Il primo giorno degli Azzimi i discepoli si avvicinarono a Gesù e [gli] dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo da mangiare la Pasqua?» 18 Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: “Il Maestro dice: ‘Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli’”». 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.

20 Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici. 21 Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: uno di voi mi tradirà[b]». 22 Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno [di loro] a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io, Signore?» 23 Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Certo, il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato». 25 E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» E Gesù a lui: «Lo hai detto».

La cena del Signore

26 (E)Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver pronunciato la benedizione[c], lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi prese un calice[d] e, dopo aver reso grazie, lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del [nuovo] patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Gesù predice il rinnegamento di Pietro

30 (F)Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.

31 Allora Gesù disse loro: «Questa notte voi tutti avrete in me un’occasione di caduta; perché è scritto: “Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse”[e]. 32 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 33 Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand’anche tu fossi per tutti un’occasione di caduta, non lo sarai mai per me». 34 Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 35 E Pietro a lui: «Quand’anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.

Agonia di Gesù nel giardino del Getsemani

36 (G)Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani[f] e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato. 38 Allora disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». 39 E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare con me un’ora sola? 41 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione[g]; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo [calice] passi oltre da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43 E, tornato, li trovò addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole. 45 Poi tornò dai [suoi] discepoli e disse loro: «Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina, e il Figlio dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Arresto di Gesù

47 (H)Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo. 48 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo». 49 E in quell’istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Rabbì!» e lo baciò. 50 Ma Gesù gli disse: «Amico, che cosa sei venuto a fare?» Allora, avvicinatisi, misero le mani addosso a Gesù e lo presero.

51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, stesa la mano, tirò fuori la sua spada e, colpito il servo del sommo sacerdote, gli recise l’orecchio. 52 Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada periranno[h] di spada. 53 Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi mandi in questo istante più di dodici legioni[i] d’angeli[j]? 54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?»

55 In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; 56 ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

Gesù davanti a Caiafa e al sinedrio

57 (I)Quelli che avevano preso Gesù lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero al cortile del sommo sacerdote; ed entrò, mettendosi a sedere con le guardie, per vedere come la vicenda sarebbe finita.

59 I capi dei sacerdoti [, gli anziani] e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire; 60 e non ne trovavano, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni[k]. 61 Alla fine se ne fecero avanti due[l], che dissero: «Costui ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». 62 E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?» 63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse[m]: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 Gesù gli rispose: «Tu l’hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo»[n]. 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la [sua] bestemmia; 66 che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». 67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono[o], 68 dicendo: «Indovina[p], Cristo! Chi ti ha percosso?»

Gesù rinnegato tre volte da Pietro

69 (J)Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo». 70 Ma egli lo negò davanti a tutti[q], dicendo: «Non so che cosa dici». 71 Come fu uscito nell’atrio, un’altra lo vide e disse a coloro che erano là: «[Anche] costui era con Gesù il Nazareno». 72 Ed egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell’uomo». 73 Di lì a poco, coloro che erano presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli, perché anche il tuo parlare[r] ti fa riconoscere». 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!» In quell’istante il gallo cantò. 75 Pietro si ricordò delle parole di Gesù che [gli] aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.

Gesù consegnato nelle mani di Pilato

27 (K)Poi, venuta la mattina, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. E, legatolo, lo portarono via e lo consegnarono a [Ponzio] Pilato, il governatore.

Vano rimorso di Giuda

(L)Allora Giuda, che l’aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò i trenta sicli d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: «Ho peccato, consegnandovi sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c’importa? Pensaci tu». Ed egli, buttati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. Ma i capi dei sacerdoti, presi quei sicli, dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte[s], perché sono prezzo di sangue». E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio perché servisse per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo, fino al giorno d’oggi, è stato chiamato «Campo di sangue». Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: «E presero i trenta sicli d’argento, il prezzo di colui che era stato venduto, come era stato valutato dai figli d’Israele, 10 e li diedero per il campo del vasaio, come me l’aveva ordinato il Signore»[t].

Gesù davanti a Pilato

11 (M)Gesù comparve davanti al governatore e il governatore lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù [gli] disse: «Tu lo dici». 12 E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. 13 Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?» 14 Ma egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto.

Gesù o Barabba?

15 (N)Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva. 16 Avevano allora un noto carcerato di nome Barabba[u]. 17 Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba[v] o Gesù detto Cristo?» 18 Perché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia. 19 Mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: «Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno per causa sua». 20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. 21 E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?» E quelli dissero: «Barabba». 22 E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?» Tutti [gli] risposero: «Sia crocifisso». 23 Ma egli[w] riprese: «Che male ha fatto?» Ma quelli sempre più gridavano: «Sia crocifisso!» 24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente di questo sangue[x]; pensateci voi». 25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

26 Allora egli liberò loro Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Gesù coronato di spine

27 (O)Allora i soldati del governatore portarono Gesù nel pretorio[y] e radunarono attorno a lui tutta la coorte[z]. 28 E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto[aa]; 29 intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, dicendo: «Salve, re dei Giudei!» 30 E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percuotevano il capo. 31 E, dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto e lo rivestirono dei suoi abiti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.

La crocifissione di Gesù

32 (P)Mentre uscivano, trovarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù. 33 E giunti a un luogo detto Golgota, che vuol dire «luogo del teschio», 34 gli diedero da bere del vino mescolato con fiele[ab]; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.

35 Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti tirando a sorte[ac]; 36 e, postisi a sedere, gli facevano la guardia.

37 Al di sopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: «Questo è Gesù, il re dei Giudei».

38 Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.

39 (Q)E quelli che passavano di là lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: 40 «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi giù dalla croce!» 41 Così pure, i capi dei sacerdoti con gli scribi e gli anziani[ad], beffandosi, dicevano: 42 «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele[ae]; scenda ora giù dalla croce, e noi crederemo in lui[af]. 43 Si è confidato in Dio: lo liberi ora, se lo gradisce,[ag] poiché ha detto: “Sono Figlio di Dio”». 44 E nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi con lui.

Morte di Gesù

45 (R)Dall’ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all’ora nona[ah]. 46 E, verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»[ai] 47 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Costui chiama Elia». 48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, inzuppatala di aceto, la pose in cima a una canna e gli diede da bere. 49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo».

50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.

51 (S)Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, 52 le tombe s’aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti.

54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente costui era Figlio di Dio».

55 C’erano là molte donne che guardavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per assisterlo; 56 tra di loro erano Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe[aj], e la madre dei figli di Zebedeo.

Seppellimento di Gesù

57 (T)Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58 Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che [il corpo] gli fosse dato. 59 Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito 60 e lo depose nella propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato una grande pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò. 61 Maria Maddalena e l’altra Maria erano lì, sedute di fronte al sepolcro.

Il sepolcro sigillato e custodito

62 (U)L’indomani, che era il giorno successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono da Pilato, dicendo: 63 «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: “Dopo tre giorni risusciterò”. 64 Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; perché i suoi discepoli non vengano [di notte] a rubarlo e dicano al popolo: “È risuscitato dai morti”; così l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo». 65 Pilato disse loro: «Avete delle guardie. Andate, assicurate la sorveglianza come credete». 66 Ed essi andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

La risurrezione di Gesù

28 (V)Dopo il sabato, verso l’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra [dell’entrata] e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. Ma l’angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva [il Signore]. E andate presto a dire ai suoi discepoli: “Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, ve l’ho detto».

(W)E quelle se ne andarono in fretta[ak] dal sepolcro con spavento e grande gioia e corsero ad annunciarlo ai suoi discepoli.

Quand’ecco, Gesù[al] si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno».

11 (X)Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutte le cose che erano avvenute. 12 Ed essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: 13 «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo”. 14 E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione». 15 Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei fino ad oggi.

La missione affidata ai discepoli

16 (Y)Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. 17 E, vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono. 18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque[am] e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente». [Amen.]

Footnotes

  1. Matteo 26:9 TR e M Quest’olio.
  2. Matteo 26:21 Mi tradirà, lett. mi consegnerà.
  3. Matteo 26:26 M dopo aver reso grazie.
  4. Matteo 26:27 TR e M il calice.
  5. Matteo 26:31 +Za 13:7.
  6. Matteo 26:36 Getsemani, deriva da due termini ebr. che significano frantoio per olive.
  7. Matteo 26:41 Non cadiate in tentazione, lett. non entriate in tentazione.
  8. Matteo 26:52 M moriranno.
  9. Matteo 26:53 La legione era un’unità dell’esercito romano costituita da 5.000-6.000 uomini.
  10. Matteo 26:53 TR e M Credi forse che io non potrei pregare adesso il Padre mio che mi mandi più di dodici legioni d’angeli?
  11. Matteo 26:60 TR e M e non ne trovavano; benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni, non ne trovarono.
  12. Matteo 26:61 TR e M Alla fine, si fecero avanti due falsi testimoni…
  13. Matteo 26:63 TR e M rispose dicendogli…
  14. Matteo 26:64 Cfr. Sl 110:1; Da 7:13.
  15. Matteo 26:67 Schiaffeggiarono, altri traducono: gli diedero delle bastonate.
  16. Matteo 26:68 Indovina, lett. profetizza!
  17. Matteo 26:70 M davanti a tutti loro.
  18. Matteo 26:73 Il tuo parlare, ovvero il tuo accento galileo.
  19. Matteo 27:6 Il tesoro delle offerte, conteneva i doni e i contributi per il culto.
  20. Matteo 27:10 +Za 11:12-13.
  21. Matteo 27:16 Alcuni mss. riportano Gesù Barabba.
  22. Matteo 27:17 Alcuni mss. riportano Gesù Barabba.
  23. Matteo 27:23 TR e M Ma il governatore…
  24. Matteo 27:24 TR e M Io sono innocente del sangue di questo giusto.
  25. Matteo 27:27 Pretorio, residenza ufficiale del governatore.
  26. Matteo 27:27 Coorte, unità dell’esercito romano costituita da 500-600 uomini.
  27. Matteo 27:28 Un manto scarlatto, come quello che i capi militari erano soliti portare.
  28. Matteo 27:34 Vino mescolato con fiele, bevanda diversa da quella offerta a Gesù la seconda volta (v. 48); TR e M dell’aceto mescolato con fiele.
  29. Matteo 27:35 TR aggiunge affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Hanno spartito fra loro le mie vesti e hanno tirato a sorte la mia tunica».
  30. Matteo 27:41 M con gli scribi, gli anziani e i farisei.
  31. Matteo 27:42 TR e M Se lui è il re d’Israele…
  32. Matteo 27:42 TR e noi gli crederemo.
  33. Matteo 27:43 +Sl 22:8.
  34. Matteo 27:45 Dall’ora sesta… fino all’ora nona, cioè da mezzogiorno alle tre pomeridiane.
  35. Matteo 27:46 +Sl 22:1.
  36. Matteo 27:56 TR e M Iose.
  37. Matteo 28:8 TR e M uscirono in fretta…
  38. Matteo 28:9 TR e M E mentre andavano a dirlo ai suoi discepoli, ecco Gesù…
  39. Matteo 28:19 M omette dunque.

Gesù è tradito

26 Quando Gesù ebbe finito di parlare di queste cose, disse ai discepoli:

«Come sapete, fra due giorni inizia la festa di Pasqua, ed io sarò arrestato e crocifisso».

Proprio in quel momento i capi sacerdoti e gli alti esponenti del popolo sʼincontravano in casa di Caifa, il sommo sacerdote, per studiare il modo di catturare Gesù senza dare nellʼocchio, per poi ucciderlo. «Ma non durante la celebrazione della Pasqua», sʼaccordarono, «altrimenti cʼè pericolo di una rivolta popolare».

Nel frattempo, Gesù era andato a Betania, in casa di Simone, il lebbroso. Mentre stavano mangiando, gli si avvicinò una donna con un vasetto dʼalabastro pieno di prezioso profumo, che versò sul capo di Gesù.

8-9 I discepoli erano indignati: «Perché tutto questo spreco?» dicevano fra loro. «Quella donna avrebbe potuto vendere quel profumo per un sacco di soldi e darli poi ai poveri!»

10 Gesù, sapendo ciò che stavano pensando, disse: «Perché la criticate? Ella ha compiuto una buona azione verso di me. 11 Voi avete sempre dei poveri fra di voi, ma non sempre avrete me. 12 Questa donna, versando il suo profumo sulla mia testa, ha preparato il mio corpo per la sepoltura. 13 Per questa azione ella sarà sempre ricordata. La storia di ciò che ha fatto sarà raccontata per tutto il mondo, ovunque sarà predicato il Vangelo».

14 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli, si recò dai capi sacerdoti 15 e chiese: «Quanto mi date per avere Gesù in vostro potere?» Essi gli diedero trenta monete dʼargento. 16 Da quel momento Giuda cercò lʼoccasione propizia per fare arrestare Gesù.

17 Il primo giorno delle feste di Pasqua, quando in ogni casa ebraica si prepara il pane senza lievito, i discepoli vennero a chiedere a Gesù: «Dove vuoi che ti prepariamo il pranzo di Pasqua?»

18 Gesù rispose: «Andate in città dal tal dei tali e ditegli: “Il nostro maestro dice che sta per arrivare il suo momento e farà il pranzo di Pasqua con i suoi discepoli a casa tua”». 19 I discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono là per la cena.

20-21 Quella sera, mentre sedeva a tavola con i dodici, Gesù disse: «Uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli diventarono molto tristi e cominciarono a chiedergli uno alla volta: «Sono io quello che ti tradirà, Signore?»

23 E Gesù rispose: «È quello che ho servito per primo. 24 Devo morire, proprio come dice la profezia, ma guai allʼuomo da cui sono tradito! Sarebbe stato molto meglio per lui se non fosse mai nato!»

25 Anche Giuda, il traditore, gli chiese: «Maestro, sono io quello?» E Gesù gli rispose: «Sì».

26 Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».

27 Poi prese una coppa di vino, ringraziò Dio e la diede ai discepoli, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, che suggella il Nuovo Patto. È versato per perdonare i peccati di molti. 29 Ricordate le mie parole: non berrò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo con voi nel Regno di mio Padre».

30 E, dopo aver cantato un inno, si avviarono verso il Monte degli Ulivi.

31 Allora Gesù disse loro: «Stanotte tutti voi mi abbandonerete. Perché nelle Scritture è scritto che Dio colpirà il Pastore, e le pecore del gregge saranno disperse. 32 Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea, e là vʼincontrerò».

33 Pietro disse: «Anche se tutti ti abbandonano, io non lo farò mai!»

34 Allora Gesù rispose: «Io invece ti dico che proprio stanotte, prima che il gallo canti allʼalba, tu mi rinnegherai tre volte!»

35 «Morirei piuttosto!» insistette Pietro. Ed anche tutti gli altri discepoli asserivano lo stesso.

Gesù prega

36 Allora Gesù li portò in un orto, detto Getsemani, e disse loro di sedere ed aspettare mentre andava avanti a pregare. 37 Prese con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, e cominciò a sentirsi angosciato e disperato.

38 Poi disse loro: «La mia anima è oppressa dallʼorrore e dalla tristezza della morte… Restate qui… restate svegli con me!…»

39 Li precedette di poco, poi cadde a faccia in terra e pregò: «Padre mio! Se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Ma sia fatta la tua volontà, non la mia».

40 Poi tornò dai tre discepoli e li trovò addormentati. «Pietro», disse Gesù, «non siete neppure capaci di rimanere svegli con me per unʼora? 41 State svegli e pregate! Altrimenti sarete sopraffatti dalla tentazione. Perché senza dubbio lo spirito è pronto, ma il corpo è tanto debole!»

42 Li lasciò di nuovo e tornò a pregare: «Padre mio! Se questo calice non può essere allontanato da me finché non lo abbia bevuto completamente, sia fatta la tua volontà!»

43 Poi tornò dai discepoli e di nuovo li trovò addormentati, perché non erano riusciti a tenere gli occhi aperti.

44 Così se ne ritornò a pregare da solo per la terza volta, ripetendo le stesse parole.

45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse: «Dormite pure e riposatevi. Ormai è giunta lʼora! Sono tradito e consegnato a degli uomini malvagi. 46 Su, andiamo. Ecco che arriva lʼuomo che mi tradisce!»

47 Non aveva ancora finito di parlare, che arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui cʼerano molti uomini armati di spade e bastoni, mandati dai capi giudei. 48 Giuda aveva detto loro di arrestare lʼuomo che egli avrebbe baciato, perché era lui quello che cercavano. 49 Perciò, Giuda si avvicinò a Gesù e disse: «Salve Maestro!» Poi lo baciò.

50 Gesù disse: «Amico, fai pure ciò per cui sei venuto fin qui». Allora gli altri gli furono addosso.

51 Uno degli uomini che erano con Gesù sfoderò una spada e staccò di netto lʼorecchio di un servo del sommo sacerdote.

52 «Metti via quella spada!» lo rimproverò Gesù. «Perché quelli che usano le spade, finiranno uccisi. 53 Non ti rendi conto che potrei chiedere a mio Padre dodici legioni di angeli per proteggerci, e me li manderebbe immediatamente? 54 Ma se lo facessi, come si avvererebbero le Scritture che descrivono ciò che sta accadendo ora?»

55 Poi Gesù disse a quegli uomini: «Sono forse un criminale così pericoloso, da armarvi di spade e bastoni per venire ad arrestarmi? Tutti i giorni ero seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato allora. 56 Ma tutto questo sta avvenendo, perché si adempiano le parole dei profeti nelle Scritture». A questo punto, tutti i discepoli lo abbandonarono e scapparono via.

57 Allora la folla lo portò alla residenza di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano riuniti tutti i capi giudei.

58 Intanto, Pietro li aveva seguiti da lontano ed era entrato nel cortile della casa del sommo sacerdote. Là si mise a sedere con i soldati per vedere come andava a finire.

59 I capi sacerdoti e tutta la Corte Suprema Ebraica, si erano riuniti in assemblea e cercavano testimoni che mentissero sul conto di Gesù, per fargli un processo che si concludesse con una condanna a morte.

60-61 Ma, nonostante avessero trovato molti falsi testimoni, costoro si erano sempre contraddetti a vicenda.

Finalmente si presentarono due uomini che dichiararono: «Questʼuomo ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».

62 Allora il sommo sacerdote si alzò e si rivolse a Gesù: «Ebbene cosa rispondi? Hai detto così, sì o no?»

63 Ma Gesù taceva.

Poi il sommo sacerdote gli disse: «Esigo nel nome del Dio Vivente di dirci se sei tu il Messia, il Figlio di Dio!»

64 «Sì», rispose Gesù, «sono io. Anzi, vi dico che in futuro vedrete me, il Figlio dellʼUomo, sedere alla destra di Dio onnipotente e ritornare sulle nuvole del cielo».

65-66 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, gridando: «Questa è una bestemmia! Che bisogno abbiamo di altri testimoni? Lo avete udito tutti con le vostre orecchie! Qual è la vostra sentenza?»

E gli altri risposero: «Deve essere condannato a morte!»

67 Poi gli sputarono in faccia, lo presero a pugni ed alcuni lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «Indovina un poʼ, Cristo profeta, chi ti ha colpito questa volta?»

Pietro nega di conoscere Gesù

69 Nel frattempo, mentre Pietro sedeva nel cortile, una serva gli si avvicinò e gli disse: «Tu eri con Gesù, perché venite tutti e due dalla Galilea!»

70 Ma Pietro lo negò a gran voce, dicendo: «Non so nemmeno di che cosa stai parlando!»

71 Più tardi, fuori dal cancello, una altra serva lo notò e disse a quelli che stavano lì intorno: «Questʼuomo era con Gesù di Nazaret!»

72 Di nuovo Pietro lo negò, stavolta con un giuramento: «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo!» disse.

73 Ma, poco dopo, alcune persone gli si avvicinarono e gli dissero: «Sappiamo che sei uno dei suoi discepoli, si capisce dal tuo accento che sei della Galilea!»

74 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare. «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo là!» diceva. Improvvisamente il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di ciò che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E si allontanò, piangendo amaramente.

Processo ed esecuzione

27 La mattina dopo, i primi sacerdoti e i capi giudei si riunirono di nuovo per trovare il modo dʼindurre le autorità di Roma a condannare a morte Gesù. Poi lo mandarono legato da Pilato, il governatore romano.

Quando Giuda, il traditore, vide che Gesù era stato condannato a morte, si pentì di ciò che aveva fatto. Prese allora le trenta monete dʼargento e le riportò ai primi sacerdoti e agli altri capi giudei, dicendo:

«Ho peccato. Ho tradito un innocente!» «Questi sono affari tuoi», gli risposero quelli.

Allora, disperato, buttò il denaro sul pavimento del tempio, uscì e andò ad impiccarsi. I capi sacerdoti raccolsero le monete e dissero: «Non possiamo metterle tra le offerte, perché è contro la legge accettare denaro pagato per un assassinio».

Finalmente, dopo essersi consultati, con quei soldi decisero di comprare un certo campo, da cui si prendeva la creta per i vasi, per farne un cimitero per gli stranieri che morivano a Gerusalemme. Questa è la ragione per cui quel cimitero ancor oggi si chiama «il Campo di Sangue».

Così si avverava la profezia di Geremia che dice: «Presero le trenta monete dʼargento, il prezzo valutato per lui dalla gente dʼIsraele, 10 e comprarono il campo del vasaio, come il Signore mi aveva ordinato!»

11 Gesù fu portato davanti a Pilato, il governatore romano. «Sei tu il re dei Giudei?» gli chiese il governatore.

«Sì», rispose Gesù.

12 Ma, quando i primi sacerdoti e gli altri capi giudei gli mossero le loro accuse, non disse una sola parola.

13 «Non senti ciò che stanno dicendo contro di te?» gli chiese Pilato. 14 Ma Gesù non rispose niente, con grande sorpresa del governatore.

15 A quei tempi era usanza che il governatore liberasse un prigioniero giudeo allʼanno, durante le feste di Pasqua, chiunque fosse stato scelto dal popolo. 16 In quel periodo era in prigione un famigerato criminale di nome Barabba. 17 Vista la folla che quella mattina si era riunita davanti al suo palazzo, Pilato chiese: «Chi volete che lasci libero: Barabba o Gesù, il vostro Messia?» 18 Disse così, perché sapeva molto bene che i capi giudei avevano arrestato Gesù, perché erano invidiosi della sua popolarità.

19 Proprio in quel momento, mentre Pilato presiedeva la corte, sua moglie gli mandò a dire: «Cerca di non aver niente a che fare contro quellʼinnocente, perché la notte scorsa ho avuto un incubo terribile che lo riguardava».

32 Or il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:

«Egli è stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca.
33  Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio.[a] Chi potrà descrivere la sua generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra»[b].

34 L’eunuco, rivolto a Filippo, disse: «Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure di un altro?» 35 Allora Filippo prese a parlare[c] e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.

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Footnotes

  1. Atti 8:33 Nella sua umiliazione… giudizio, altri traducono: nel suo abbassamento giustizia gli fu tolta (o negata).
  2. Atti 8:33 +Is 53:7-8.
  3. Atti 8:35 Prese a parlare, lett. aprì la sua bocca.
'Atti 8:32-35' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

27 Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato. 28 Benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. 29 Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno e lo deposero in un sepolcro. 30 Ma Dio lo risuscitò dai morti; 31 e per molti giorni egli apparve a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali ora[a] sono suoi testimoni davanti al popolo.

32 E noi vi portiamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri 33 Dio l’ha adempiuta per noi, {loro} figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo:

“Tu sei mio Figlio, oggi io t’ho generato”[b].

34 Siccome lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia più a tornare alla decomposizione, Dio ha detto così:

“Io vi manterrò le sacre e fedeli promesse fatte a Davide”[c].

35 Difatti egli dice altrove:

“Tu non permetterai che il tuo Santo subisca[d] la decomposizione”[e].

36 Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto[f]; 37 ma colui che Dio ha risuscitato non ha subìto[g] decomposizione.

38 Vi sia dunque noto, fratelli[h], che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; 39 e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè.

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Footnotes

  1. Atti 13:31 Il termine ora compare in NA tra parentesi; TR e M lo omettono.
  2. Atti 13:33 +Sl 2:7.
  3. Atti 13:34 +Is 55:3.
  4. Atti 13:35 Subisca, lett. veda.
  5. Atti 13:35 +Sl 16:10.
  6. Atti 13:36 E il suo corpo si è decomposto, lett. e ha visto la decomposizione.
  7. Atti 13:37 Subìto, lett. visto.
  8. Atti 13:38 Fratelli, lett. uomini fratelli.
'Atti 13:27-39' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

21 Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi[a], lasciandovi[b] un esempio perché seguiate le sue orme.

22 Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno[c].

23 Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; 24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti[d]. 25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.

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Footnotes

  1. 1 Pietro 2:21 TR e M per noi.
  2. 1 Pietro 2:21 TR lasciandoci.
  3. 1 Pietro 2:22 +Is 53:9.
  4. 1 Pietro 2:24 +Is 53:5.
'1 Pietro 2:21-25' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

11 (A)Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri[a], egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. 13 Infatti, se il sangue di capri, di tori e la cenere[b] di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati li santificano, in modo da procurare la purezza della carne, 14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno[c] offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra[d] coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

15 Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l’eterna eredità promessa. 16 Infatti, dove c’è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore. 17 Un testamento, infatti, è valido quando è avvenuta la morte, poiché rimane senza effetto finché il testatore vive. 18 Per questo neanche il primo patto fu inaugurato senza sangue. 19 Infatti, quando tutti i comandamenti furono secondo la legge proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli prese il sangue dei vitelli {e dei capri} con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 e disse: «Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi»[e]. 21 Asperse di sangue anche il tabernacolo e tutti gli arredi del culto. 22 Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono.

23 Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con questi mezzi. Ma le cose celesti stesse dovevano essere purificate con sacrifici più eccellenti di questi. 24 Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo, figura del vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi; 25 non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. 26 In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio. 27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza.

10 (B)La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.

Footnotes

  1. Ebrei 9:11 Così TR e M; NA beni già ottenuti/presenti.
  2. Ebrei 9:13 La cenere, usata per preparare l’acqua di purificazione; vd. Nu 19:1.
  3. Ebrei 9:14 Che mediante lo Spirito eterno, altri traducono: il quale con uno spirito eterno…
  4. Ebrei 9:14 TR e M la vostra.
  5. Ebrei 9:20 +Es 24:8.
'Ebrei 9:11-10:4' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

29 (A)Il giorno seguente [Giovanni] vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

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