Ezechiele 19
Nuova Riveduta 2006
Lamentazione sui prìncipi d’Israele
19 (A)«Pronuncia un lamento sui prìncipi d’Israele e di’:
2 “Che cos’era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli.
3 Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello[a], imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini.
4 Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d’Egitto.
5 Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli[b] e ne fece un leoncello.
6 Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini.
7 Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti.
8 Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa.
9 Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele.
10 (B)«“Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso le acque; era feconda, ricca di tralci, per l’abbondanza delle acque.
11 Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori; si elevava sublime tra il folto dei tralci ed era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami.
12 Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati.
13 Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato;
14 un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato fronda e frutto, al punto che in essa non c’è più né ramo forte né scettro per governare”. Questo il lamento, che rimarrà un lamento».
Footnotes
- Ezechiele 19:3 Leoncello, cioè Ioacaz (Sallum).
- Ezechiele 19:5 Un altro dei suoi piccoli, cioè Ioiachin (Ieconia) 23:4.
Ezechiele 19
Conferenza Episcopale Italiana
Lamento sui capi d'Israele
19 Intona ora un lamento sui capi d'Israele 2 dicendo:
«Che cos'era tua madre?
Una leonessa fra leoni.
Accovacciata in mezzo ai leoni
allevava i suoi cuccioli.
3 Essa innalzò uno dei cuccioli
che divenne leone,
imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4 Ma contro di lui le genti fecero lega,
restò preso nella loro fossa
e in catene fu condotto in Egitto.
5 Quando essa vide che era lunga l'attesa
e delusa la sua speranza,
prese un altro cucciolo
e ne fece un leoncino.
6 Egli se ne andava e veniva fra i leoni,
divenuto leoncello,
e imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7 Penetrò nei loro palazzi,
devastò le loro città.
Il paese e i suoi abitanti
sbigottivano al rumore del suo ruggito.
8 Lo assalirono le genti,
le contrade all'intorno;
tesero un laccio contro di lui
e restò preso nella loro fossa.
9 Lo chiusero in una gabbia,
lo condussero in catene al re di Babilonia
e lo misero in una prigione,
perché non se ne sentisse la voce sui monti d'Israele.
10 Tua madre era come una vite
piantata vicino alle acque.
Era rigogliosa e frondosa
per l'abbondanza dell'acqua;
11 ebbe rami robusti
buoni per scettri regali;
il suo fusto si elevò
in mezzo agli arbusti
mirabile per la sua altezza
e per l'abbondanza dei suoi rami.
12 Ma essa fu sradicata con furore
e gettata a terra;
il vento d'oriente la disseccò,
disseccò i suoi frutti;
il suo ramo robusto inaridì
e il fuoco lo divorò.
13 Ora è trapiantata nel deserto,
in una terra secca e riarsa;
14 un fuoco uscì da un suo ramo,
divorò tralci e frutti
ed essa non ha più alcun ramo robusto,
uno scettro per dominare».
Questo è un lamento e come lamento è passato nell'uso.
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