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Necessità di maturità spirituale

11 (A)Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

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«Mettetevi in grado di mangiare cibi solidi!»

11 Su questo argomento ci sarebbe molto da dire, ma è difficile, perché siete diventati duri a capire.

12 Dovreste essere voi, che siete cristiani già da molto tempo, ad insegnare agli altri! Invece, avete fatto dei passi indietro ed avete di nuovo bisogno che qualcuno vʼinsegni i primi elementi della Parola di Dio. Siete come bambini che possono nutrirsi soltanto di latte, non di cibi solidi. 13 E chi si nutre di latte è ancora un bambino nella fede, un bambino che non riesce ancora a distinguere il bene dal male!

14 Non potrete mangiare cibi solidi spirituali, né capire le cose profonde della Parola di Dio finché non diventerete cristiani maturi e non imparerete a distinguere il vero dal falso, esercitandovi a fare il bene.

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11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa di Cloe che tra di voi ci sono contese. 12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio {Dio} che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome[a].

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Footnotes

  1. 1 Corinzi 1:15 TR e M che ho battezzato nel mio nome.

11 Perché, fratelli miei, alcuni della famiglia di Cloe mi hanno riferito dei vostri litigi, e cioè che 12 alcuni di voi dicono: «Io sono un seguace di Paolo», altri invece: «Io sono di Apollo o di Pietro», mentre altri ancora dicono di essere soltanto seguaci di Cristo. 13 Facendo così, avete diviso Cristo in tante parti!

Ma, pensate un poʼ, sono stato forse io, Paolo, a morire per i vostri peccati? O cʼè qualcuno fra di voi che è stato battezzato nel mio nome? 14 Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio. 15 Così nessuno può pensare o dire che ho cercato di fondare qualcosa di nuovo, una specie di «chiesa di Paolo».

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(A)Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano[a]; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Orgoglio dei Corinzi; umiltà di Paolo

(B)Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto[b] e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro.

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Footnotes

  1. 1 Corinzi 4:3 Tribunale umano, lett. giorno umano.
  2. 1 Corinzi 4:6 Impariate a praticare… scritto, lett. impariate il non oltre quel che è scritto; TR e M impariate a pensare il non oltre…

Perciò dovete considerarci come servi di Cristo, che distribuiscono le benedizioni di Dio e rivelano i suoi segreti. Ora, a un servo si richiede di essere fedele al suo padrone. Che devo dire di me stesso? Sono stato un buon servo? Ebbene, non mi preoccupo affatto del vostro giudizio in proposito, né di quello degli altri. Anzi, a questo punto, non mi fido neppure del mio giudizio, perché, anche se non mi sento la coscienza sporca, ciò non significa che davanti a Dio io sia a posto al cento per cento. È il Signore stesso che mi deve esaminare e giudicare.

Perciò, fate attenzione a non tirare le somme e a non dare giudizi prima del tempo; aspettate che venga il Signore, che farà conoscere le cose più segrete degli uomini; e tutti potranno vedere esattamente ciò che ciascuno di noi è nel più profondo del cuore. Allora ognuno avrà la sua lode da Dio.

Non fate preferenze

Fratelli, ho fatto lʼesempio mio e di Apollo, perché impariate a non andare oltre ciò che è scritto. Non esaltate nessuno ai danni di un altro.

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