Ebrei 5:11-14
Nuova Riveduta 2006
Necessità di maturità spirituale
11 (A)Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.
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Ebrei 5:11-14
La Bibbia della Gioia
«Mettetevi in grado di mangiare cibi solidi!»
11 Su questo argomento ci sarebbe molto da dire, ma è difficile, perché siete diventati duri a capire.
12 Dovreste essere voi, che siete cristiani già da molto tempo, ad insegnare agli altri! Invece, avete fatto dei passi indietro ed avete di nuovo bisogno che qualcuno vʼinsegni i primi elementi della Parola di Dio. Siete come bambini che possono nutrirsi soltanto di latte, non di cibi solidi. 13 E chi si nutre di latte è ancora un bambino nella fede, un bambino che non riesce ancora a distinguere il bene dal male!
14 Non potrete mangiare cibi solidi spirituali, né capire le cose profonde della Parola di Dio finché non diventerete cristiani maturi e non imparerete a distinguere il vero dal falso, esercitandovi a fare il bene.
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1 Corinzi 1:11-15
Nuova Riveduta 2006
11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa di Cloe che tra di voi ci sono contese. 12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio {Dio} che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome[a].
Read full chapterFootnotes
- 1 Corinzi 1:15 TR e M che ho battezzato nel mio nome.
1 Corinzi 1:11-15
La Bibbia della Gioia
11 Perché, fratelli miei, alcuni della famiglia di Cloe mi hanno riferito dei vostri litigi, e cioè che 12 alcuni di voi dicono: «Io sono un seguace di Paolo», altri invece: «Io sono di Apollo o di Pietro», mentre altri ancora dicono di essere soltanto seguaci di Cristo. 13 Facendo così, avete diviso Cristo in tante parti!
Ma, pensate un poʼ, sono stato forse io, Paolo, a morire per i vostri peccati? O cʼè qualcuno fra di voi che è stato battezzato nel mio nome? 14 Ringrazio Dio di non aver battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio. 15 Così nessuno può pensare o dire che ho cercato di fondare qualcosa di nuovo, una specie di «chiesa di Paolo».
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1 Corinzi 4:1-6
Nuova Riveduta 2006
4 (A)Così ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano[a]; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Orgoglio dei Corinzi; umiltà di Paolo
6 (B)Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto[b] e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro.
Read full chapterFootnotes
- 1 Corinzi 4:3 Tribunale umano, lett. giorno umano.
- 1 Corinzi 4:6 Impariate a praticare… scritto, lett. impariate il non oltre quel che è scritto; TR e M impariate a pensare il non oltre…
1 Corinzi 4:1-6
La Bibbia della Gioia
4 Perciò dovete considerarci come servi di Cristo, che distribuiscono le benedizioni di Dio e rivelano i suoi segreti. 2 Ora, a un servo si richiede di essere fedele al suo padrone. 3 Che devo dire di me stesso? Sono stato un buon servo? Ebbene, non mi preoccupo affatto del vostro giudizio in proposito, né di quello degli altri. Anzi, a questo punto, non mi fido neppure del mio giudizio, 4 perché, anche se non mi sento la coscienza sporca, ciò non significa che davanti a Dio io sia a posto al cento per cento. È il Signore stesso che mi deve esaminare e giudicare.
5 Perciò, fate attenzione a non tirare le somme e a non dare giudizi prima del tempo; aspettate che venga il Signore, che farà conoscere le cose più segrete degli uomini; e tutti potranno vedere esattamente ciò che ciascuno di noi è nel più profondo del cuore. Allora ognuno avrà la sua lode da Dio.
Non fate preferenze
6 Fratelli, ho fatto lʼesempio mio e di Apollo, perché impariate a non andare oltre ciò che è scritto. Non esaltate nessuno ai danni di un altro.
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